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La pesca a mosca: quelle giornate da incorniciare

Avete presente una di quelle giornate dove tutto vi va bene ? Ecco oggi è stata una di quelle giornate che raramente un pescatore a mosca dimentica.

Dopo aver passato tutta la mattina in azienda, torno casa e decido che una giornata non è mai veramente una buona giornata se non coronata da una usicta di pesca non programmata. Quando l'idea inizia a farsi strada nella mia testa è ormai già troppo tardi. In men che non si dica trangugio un panino e mi ritrovo gia in auto diretto verso il fiume.


Oggi ho deciso che voglio stare  da solo, per cui nessun compagno di pesca. Voglio pescare concentrato su un tratto di fiume che non ho mai frequentato prima. Un'ottima occasione per assaporare  il gusto dell'avventura. Spesso tratti di fiume meno "noti" vengono trascurati perche difficili da raggiungere, oppure semplicemente per prigizia. E questo è uno dei piu grossi errori del pescatore a mosca: la pigrizia. Quindi mi lancio veloce su questo tratto per me inesplorato.


Arrivo al fiume, il clima è mite...non serve neanche la giacca. Insomma, una tipica giornata primaverile in cui anche i pesci dovrebbero essere attivi.
Appena arrivo sul greto, noto subito una trota in attività. Tuttavia io prediliga la tecnica della ninfa e quindi fingo di aver notato che una trota è in piena attvità. Purtroppo per la trota non è la giornata più fortunata: sostituisco la ninfa con uno spider in pernice e in men che non si dica l'amica pinnuta cade nella mia trappola. Non è un pesce di taglia, ma la giornata promette bene.


Scendo velocemente di 200 mt e mi porto in un punto in cui il fiume riceve l'immissione  un canale ,per cui guadagna una discreta portata. Monto un a ramina e al primissimo lancio lo strike indicator affonda e ....ce l'ho! Capisco subito che il pesce è molto bello e da come tira non è una trota ,spero che il mio terminale del diametro 0,12 regga fino alla fine. E così per fortuna è: eccolo, maestoso e vivace: un temolo di buonissima taglia (stimato intorno a 45 cm). Il finale dello 0,12 fa il suo buon lavoro e il temolo si arrende , una foto veloce lo rilascio. Mi dico che dopo una cattura così, in acque libere, difficilmente si ripeterà e che quindi la mia giornata non potrà che essere in discesa.
Nonostante questo fugace momento di pessimismo, subito il mio pensiero torna al fiume e visto che ci sono temoli pechè non montare una ninfa rosa? Notoriamente il temolo è attratto da questo colore e quindi vale la pena tentare. Mai decisione fu così indovinata: dalla medesima pool sono uscite 3 belle fario. SOno incredulo e comincio a ripetermi che davvero questa è una di quelle giornate da incorniciare!

Ma come si dice, l'appetito vien mangiando e sulle ali dell'entusiasmo mi sposto in una area più a valle della precedente. Appena raggiungo questa nuova pool e mi chiedo quali emozioni questo tratto di fiume mi regalerà, incontro un pescatore a spinning che era nascosto da alcuni rami. Peccato, devo oltrepassare questo tratto di fiume. Quand'ecco, l'occupante decide di andarsene. Rapidamente prendo il suo posto e sulla riva opposta vedo una correntina increspata, con un discreto fondo di un verde scuro intenso, un paio di passate ed eccola! COme sempre il momento prima di vedere che pesce sarà, rende l'attesa ancora piu adrenalinica ed ecco che in pochi secondi si manifesta in una epifania di colori: un'iridea combattiva!

E' a questo punto che iniziano gli spergiuri per fare si che il mio finale dello 0.12 continui a stare in tensione senza spezzarsi. Fortunatamente oggi anche il nylon è dalla mia parte: nessuna rottura e l'iridea è subito salpata e liberata.

A questo punto sono davvero esemamente felice e mi rendo conto che per concludere la giornata con un bel poker d'assi mancherebbe all'appello solo la regina del fiume, un esemplare di marmorata. Ma forse sarebbe davvero chiedere troppo.

Continuo nella mia attività di pesca con la calma di chi ha già ottenuto molto e riesco a catturare altre 2 fario. La giornata è mia e non c'è ne è davvero per nessuno: arrivano nei pressi anche due pescaotri a spinning, ma ormai in adrenalina da cattura, sfilo subito altre due fario davanti agli occhi dei nuovi arrivati che decidono subito di cambiare zona.


Il mio sguardo coglie quindi una lama leggermente lontana, quasi irragiungibile. Comincia ad essere pomeriggio inoltrato e ormai non sento più neanche la stanchezza della giornata, cammino sul greto del fiume godendo del paesaggio che mi circonda , zone che non avevo mai visto....persino un gregge di pecore viene ad allietare questo momento; siamo solo io e il fiume. Un tuttuno di colori, profumi ed emozioni. La perfetta armonia dell'essere umano e l'ambiente che lo accoglie.
Ancora pochi lanci e chiuderò la giornata.  Assorto nei miei pensieri, nella contemplazione del lento scorrere del fiume sempre uguale a se stesso e sempre profondamente cosi diverso, giungo su una piana d'acuqa molto lunga, che scorre in mezzo a dei pioppi, alcuni caduti in acqua che offrono un ottimo riparo ai pesci. Il tratto si presenta impegnativo, con ostacoli nel lancio e nella azione di pesca: pescare qui sarà particolarmente difficile, per cui più soddisfacente.
Dopo parecchi lanci a vuoto, sto per demordere anche se la mia esperienza di pescaotre mi porta a credere che sia impossibile che in quel tratto non vi sia nemmeno un pesce in attività.  Quand'ecco che lo strike indicator, che scorreva vicino ad un grosso ramo, si inabissa improvvisamente: nervi saldi, una pronta ferrata e il combattimento è iniziato. Dopo una breve lotta, il pinnuto si arrende e con mio sommo stupore mi accorgo di aver catturato lei: la regina del fiume! La fortuna mi ha sorriso, e il poker d'assi inatteso è arrivato. Decido che la giornata oggi mi ha dato parecchie soddisfazioni. Smonto la canna, raggiungo il sentiero e mi incammino verso la macchina, con l'aria dell' uomo felice ! E' stata veramente una grande giornata, una di quelle che capitano raramente nella vita di un pescatore a mosca, ma che quanto arrivano non se ne andranno mai piu dalla tua memoria.

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